Acciaio legato e non legato
L’acciaio legato molto spesso viene utilizzato per progettare e realizzare riuscendo a risolvere difficoltà che altri materiali non riuscirebbero a fare. Prima di inserirlo all’interno delle proprie realizzazioni bisogna ben capire di cosa stiamo parlando e delle caratteristiche di questo materiale che sicuramente sarà una scoperta in tutte le sue applicazioni. Si chiama legato quando l’acciaio viene unito e combinato con un altro elemento che entra in lega con esso, nelle percentuali che vanno tra l’1 e il 50% in modo da migliorare e ottimizzare la resa stessa dell’acciaio.
Reazione alla ruggine dell’acciaio legato
Tutti i tipi di acciai, qualsiasi formazioni hanno e di qualsiasi lega siano fatti e composti, sono soggetti a ossidazione, è una proprietà tipica dell’acciaio. Questi elementi vanno presi in considerazione per analizzare bene la sua destinazione finale. Sicuramente andrà impiegato per realizzare progetti in cui la presenza di ruggine non implichi il risultato nel lungo periodo. Gli acciai legati sono acciai al carbonio in composizione con altre leghe, perciò un acciaio che tende alla ruggine sicuramente contiene un quantitativo di ferro. L’ossidazione è tipica di qualsiasi metallo, una reazione chimica naturale. La differenza tra l’acciaio al carbonio e l’acciaio legato sta nel fatto che l’acciaio legato diventerà tale partendo dall’acciaio al carbonio e aggiungendo un’ulteriore lega ad esso, un qualsiasi elemento di lega possibile.
Tipologie di acciai legati
Gli acciai legati sono principalmente divisi in due grandi macro gruppi, acciai basso legati e acciai alto legati. Quelli categorizzati in acciai basso legati sono quelli che nella propria conformazione hanno massimo l’8% di elementi di lega, viceversa se la percentuale risulta superata parleremo di acciai alto legati. Quelli più comuni e più utilizzati sono i primi, quelli di bassa lega, anche i più semplici da reperire sul mercato. Tra gli acciai alto legati più conosciuti troviamo l’acciaio inossidabile.
Acciai legati e proprietà
Proviamo ad elencare e a spiegare le caratteristiche degli acciai legati in modo da scegliere in maniera accurata quale acciaio utilizzare in base alla destinazione finale.
- Forza e resistenza: sicuramente ogni acciaio è diverso dall’altro, la sua resistenza infatti è relativa al suo comportamento quando è esposto e sottoposto a sollecitazioni. Questo tipo di acciaio permette di essere versatile e di resistere senza ammaccarsi, rompersi o danneggiarsi in genere.
- Usura e corrosione: questa particolarità permette all’acciaio legato di essere resistente al contatto di sostanze che vengono a contatto con le sue superfici. Come abbiamo detto sopra è sottoposto a ruggine e a ossidazione ma come tutti gli acciai si protegge bene e la comparsa di ruggine è sicuramente ritardata nel tempo ed in base all’esposizione dell’acciaio stesso.
- Durezza: per l’acciaio legato si parla di durezza, o meglio di durezza a caldo. Questa considerazione va fatta con la durezza che raggiunge il materiale è in grado di raggiungere a temperature molto elevate. La sua durezza inoltre ci indica che questo materiale sicuramente non si intacca non si deforma e non si graffia.
Utilizzi e impieghi
Principalmente l’acciaio legato viene utilizzato nel settore edile e nel settore industriale. Si può però trovare comunemente in altre attività come:
- Industria ferroviaria e tutto il suo settore
- Industria strutturale ed ingegneristica
- Industria militare e della difesa
- Settore energetico
- Industria elettrica ed elettronica
- Industria manifatturiera
- Saldature