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Passivazione dell’acciaio inox

Il termine passivazione viene comunemente usato per la formazione  di uno strato di ossido protettivo sulla superficie  dell’acciaio. Questa formazione può essere stimolata dall’ambiente circostante.

La passivazione all’aria è un processo lento che richiede molti giorni per dare uno strato sufficiente.

La passivazione in questo caso può essere anche disomogenea a causa  delle diversa condizioni in cui e stoccato il materiale, temperatura, umidità atmosferica etc…

Ecco spiegata l’importanza  di agire sul pezzo con un trattamento di passivazione chimica  che stimoli l’acciaio a dotarsi di uno strato passivo omogeneo  in breve tempo.

La procedura consiste nell’utilizzo di soluzioni chimiche in cui si immerge il pezzo da passivare ,anche qui esistono per lo stesso motivo del decapaggio, soluzioni a gel o a pasta da dare a pennello o a pompa spray.

Qui dopo un tempo di permanenza di minimo tre ore il pezzo andrà risciacquato con abbondante acqua fredda sparata a pressione.

Questo è un buon ciclo di trattamento chimico  dell’acciaio inossidabile dopo le eventuali lavorazioni del manufatto.

Dopo aver fatto tutto questo processo: grassaggio, decapaggio, passivazione, otterremo un buon manufatto inossidabile. Questo non vuole dire che questo manufatto non si ossiderà più nel tempo, perchè tutto dipenderà dall’ ambiente in cui andrà a lavorare. Ambienti come dicevamo prima, salmastri con presenza di cloro etc… influiranno molto sulla durata estetica del prodotto.

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